La dicitura corretta è "container". Spesso ricercando il nome su internet le persone digitano erroneamente la parola “conteiner” al posto di “container” portando il motore di ricerca a correggere subito con il giusto vocabolo. Quindi conteiner o container?
L’errore potrebbe derivare da come si pronuncia effettivamente il nome inglese “container” (“contenitore” in italiano) con la “e” al posto della “a” e che porta a scrivere il nome cosi come si pronuncia.
Ricordate.. “container” non conteiner!
Container, cosa sono?
Il container è considerato come attrezzatura specifica per il trasporto intermodale, ovvero una tipologia di trasporto effettuato utilizzando unità di carico atte ad essere utilizzate da diverse tipologie di trasporto (camion, navi, treni).
Come è nato il container
In passato le merci venivano traportate praticamente sfuse attraverso i tipici vettori di trasporto (camion, navi, treni, ecc.).
Quindi per esempio, stivare le merci all’interno di una nave comportava tempi e attese molto lunghe sui moli di tutto il mondo.
L’idea di utilizzare un contenitore multi uso, adatto al trasporto intermodale, è nata nel secondo dopoguerra negli USA e si fa abitualmente risalire all’intuizione di un imprenditore americano nel campo dei trasporti.
Egli si rese conto che poter caricare l’intero camion sulla nave sarebbe stato molto più veloce e semplice che non stivarne il singolo carico.
Il vantaggio di poter usufruire di una attrezzatura che consentiva di caricare direttamente le merci e non doverle più movimentare singolarmente risultò subito evidente, tanto che, specialmente nel trasporto marittimo, “containerizzare” ha avuto un notevole impulso fin dagli anni sessanta per arrivare negli anni settanta a definire gli standard attuali del settore.
Oltre ad una maggior velocità di imbarco e sbarco il container portò ad avere minor merce danneggiata e migliori operazioni logistiche.